giovedì 22 febbraio 2007

Medea e Fedra insegnano ancor oggi...

Medea e Fedra insegnano. Vorrei soffermarmi, insieme a chi legge questo blog, su quel che sta succedendo all'universo femminile in questo momento storico. E' innegabile l'ascesa progressiva della donna nella nostra società occidentale, in generale, e italiana, in particolare. In alcuni - pochi - ambiti della vita di tutti i giorni si può dire che la parità manchi o non si veda. Per lo più, almeno qui al nord, le cose non stanno così. Eppure le donne sono ancora vittime di ingiustizie... e sono anche capaci di commetterne. I casi di infanticidio sono sempre più frequenti, sempre meno legati a motivi economici e - un recente caso di cronaca lo dimostra - a volte esso diviene un mezzo terribile per distruggere il marito/convivente, trascinando "lui" nella momentanea follia di "lei". Chi parla di "sesso debole" o di "gentil sesso" fa riferimento a categorie oggi inesistenti o comunque false - fatta salva qualche eccezione - prestandosi a vittimismi demagogici che coprono la realtà oggettiva dei fatti.
In un mondo molto diverso, quello dell'Atene classica, un acuto indagatore dell'animo umano (specialmente femminile) aveva già afferrato molte problematiche allora rare e/o potenziali, oggi ahimé diffuse e reali.
Medea e Fedra insegnani.
Bucephalus.

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